"Mauro Mencucci, di cui
pubblichiamo le liriche più rappresentative, attinge le istanze vive della sua
poesia alle fonti perenni di quanto, nel nostro esistere, è pienezza di
sentimento, è bellezza, bontà, amore.
Ma la sua fresca,
purissima vena sembra, sovente, come velarsi di chiusa mestizia: di una
malinconia dolce, serena, rientrante in quegli improvvisi scoramenti che sono
propri degli esseri semplici e sinceri.
L'agile estro ideante e
la schietta intensità del sentire, rendono i suoi versi ermetici, scarni pur
nell'immediato avvivarsi dell'espressione, sempre alimentata dalla sognante
armonia del verso, frammenti di una vasta, sicura visione d'arte.
(Vittorio Scorza
- Roma 1980)
da "Solo qualche poesia" Collana di poesia:
Andromeda ediz. Alberti & C. - 1992